Tutto ciò che avreste sempre voluto sapere sulle lenti progressive
Le lenti progressive sono delle lenti oftalmiche realizzate con una geometria tale da consentire la visione a tutte le distanze. Ne possono beneficiare tutte le persone con disturbi visivi quali ipermetropia, miopia, astigmatismo, che iniziano ad essere anche presbiti, ossia hanno difficoltà a vedere da vicino a causa della progressiva riduzione della capacità di messa a fuoco del cristallino.
La lente è così composta:
Nella parte alta (A) troviamo la zona utile per la visione da lontano, scendendo, geometricamente parlando, si forma un grosso “imbuto” chiamato zona di progressione (B) dove la lente ha una costante variazione di potere e permette la visione alle distanze intermedie (da 2m a 50cm). Nella zona inferiore (C) troviamo invece il potere correttivo da vicino che permette di focalizzare oggetti posti ad una distanza di 35-40cm. Le aree laterali (D) rappresentano le “aree di aberrazione” ossia punti in cui la visione non è nitida come centralmente; sono presenti in tutte le lenti progressive a causa di limiti costruttivi dati dalla fisica-ottica di cui riparleremo successivamente.
Il funzionamento nella vita quotidiana viene da se: guardando con il proprio occhiale in posizione naturale riusciremo a vedere nitidamente tutti gli oggetti in lontananza, abbassando lo sguardo e “scorrendo” con l’occhio nelle porzioni inferiori della lente andranno a fuoco prima le distanze intermedie e poi quelle più prossimali. Il movimento che si va ad effettuare è del tutto naturale in quanto abitualmente quando dobbiamo leggere o guardare da vicino non teniamo mai l’oggetto di fronte agli occhi bensì più in basso, tra le mani.
I vantaggi
Sicuramente, per ogni persona che diventa presbite, togliere e mettere diversi occhiali per vedere da vicino può rappresentare un disagio. La lente progressiva permette di vedere agevolmente a tutte le distanze con un solo occhiale. Inoltre, anche tutti i lavori compiuti a distanza intermedia possono essere eseguiti senza difficoltà mentre con i due occhiali distinti non si avrebbe mai la giusta messa a fuoco.
Tutti possono beneficiare delle lenti progressive?
Ne può beneficiare la maggior parte delle persone con difetti visivi che inizi a diventare presbite. Ci sono alcune condizioni che potrebbero farne sconsigliare l’utilizzo, quali: disturbi dell’equilibrio e della visione binoculare, problemi posturali o cervicali, differenza molto elevata nella gradazione tra i due occhi. Le nuove tecnologie di costruzione stanno sempre più ampliando la possibilità di utilizzo e in ogni caso questi non sono fattori che ne invalidano la prescrizione a prescindere, solo dopo un’accurata visita optometrica si potrà decidere per la soluzione più appropriata.
Cosa influenza un’ottimale riuscita dell’occhiale progressivo?
Spesso, parlando e scambiando opinioni, si sentono pareri discordanti sulle lenti progressive: da una parte c’è chi si trova bene fin da subito e, capito il funzionamento della lente, non ha mai avuto alcuna difficoltà. Purtroppo c’è anche chi lamenta dei disturbi, quali: “non mi sono riuscito ad adattare”, “non ci vedo bene”, “non riesco a portarle”.
Queste differenze nella valutazione delle lenti progressive dipendono fondamentalmente da 3 fattori che sono correlati e imprescindibili perché l’occhiale vada a buon fine:
1. Prescrizione corretta: è molto importante che le lenti prescritte forniscano una visione chiara e bilanciata a tutte le distanze ma sopratutto che con esse il sistema visivo sia in condizioni di comfort.
2. Adeguata centratura: le lenti devono essere perfettamente centrate sull’occhiale in corrispondenza dei fori pupillari, sia orizzontalmente che verticalmente. Errori anche di pochi millimetri andrebbero a pregiudicare il risalutato finale causando difficoltà di messa a fuoco a tutte le distanze e posture del capo scorrette.
3. Lenti progressive di qualità: questo fattore influenza sensibilmente l’adattamento iniziale e la qualità della visione. Una lente di scarsa qualità fornirà campi visivi più ristretti in tutte le zone della lente in quanto le zone di aberrazione laterali saranno più ampie. Questo comporta un aumentato senso di “galleggiamento” nella visione da lontano: spostando la testa nelle zone laterali ci sarà una visione degli oggetti innaturale con un effetto “ad onda”. Nelle zone intermedie e vicine invece la riduzione del campo visivo comporterà una necessità di spostare il capo più frequentemente, ad esempio nella visione del pc e durante lettura non saranno a fuoco tutto lo schermo o il libro ma soltanto una porzione centrale di essi, costringendo l’utilizzatore a spostare la testa a destra e sinistra per mettere a fuoco le aree mancanti.
La risposta dell’Ottica Moderna a questi fattori
Lavorando da più di 30 anni nel campo dell’ottica, siamo sicuri di possedere le conoscenze necessarie per potervi fornire i consigli più adeguati a migliorare il vostro benessere visivo.
Innanzitutto andremo a verificare l’entità dell’ametropia e, con un’accurata visita optometrica, stabiliremo la migliore correzione che permetta una visione agevole a tutte le distanze nel rispetto del comfort del sistema visivo.
Vi accompagneremo nella scelta della montatura che soddisferà i vostri gusti e contemporaneamente sarà adatta al tipo di lente che andremo ad utilizzare.
Successivamente prenderemo la centratura, come detto in precedenza un fattore molto importante, in modo ancora più significativo nelle lenti progressive. Per questo ci siamo dotati dell’i.Terminal (in foto a desta): un video-centratore computerizzato a colonna che permette di acquisire una rapida successione di foto e calcolare con precisione assoluta e personalizzata i parametri di calibrazione e centratura dell’occhiale in base alla postura e all’anatomia del viso.
Non tutti sanno che la lente progressiva è uno dei prodotti oftalmici più complessi e la sua progettazione, studio e successiva produzione richiede diverse centinaia di ore prima di divenire prodotto finito. In questi anni di esperienza sul campo abbiamo sempre ricercato i prodotti che possano fornire ai nostri clienti la massima soddisfazione; nelle lenti progressive in particolar modo, dopo attente valutazioni, ci siamo avvicinati ad un’azienda che investe anno dopo anno sulla ricerca e sul miglioramento costante dei suo prodotti: Carl Zeiss.
Per soddisfare le esigenze di ogni cliente Zeiss ha un listino che comprende 4 tipologie di lenti progressive con design diversi. Come detto in precedenza, tanto minori sono le aberrazioni laterali, tanto maggiore è la qualità della lente: i parametri di design utilizzati rendono le lenti progressive Zeiss uniche e capaci di minimizzare queste distorsioni, consentendo una visione confortevole in qualunque direzione di sguardo. L’azienda è così sicura dei suoi prodotti che offre su ogni tipologia di lente progressiva una garanzia di adattamento di 1 mese.
Tanto più una lente è costruita in base ai parametri individuali, migliori saranno le performance visive. In fase di costruzione della lente, Carl Zeiss Vision tiene in considerazione i valori individuali del portatore sin dall’inizio del processo di produzione, tra i quali: distanza tra i centri pupillari, angolo di inclinazione della montatura rispetto al viso, distanza di lettura, distanza tra lente e occhio e altezza tra il bordo della montatura e il centro della pupilla. La tecnica con cui vengono costruite si chiama “Free Form”: la lente gira ad altissima velocità su un tornio, mentre un utensile diamantato si muove su due assi sia nella superficie interna che su quella esterna asportando il materiale in eccesso. Gli spostamenti sono gestiti da un software che garantisce la realizzazione delle geometrie desiderate con un livello di precisione altissimo: per ogni lente vengono elaborati e prodotti oltre 40000 punti distinti. Questa tecnologia permette la realizzazione di lenti oftalmiche ottimizzate in tempo reale e la gestione della personalizzazione delle aree di visione.
Le differenze tra una lente individuale ed una progressiva tradizionale sono notevoli: l’adattamento è sicuramente più veloce, non sarà necessario muovere la testa in ogni direzione per trovare il giusto equilibrio, avremo una visione naturale ad ogni distanza e una percezione 3D dello spazio attorno a noi sensibilmente aumentata.
Come avrete potuto notare, un occhiale progressivo richiede un insieme di competenze e elementi determinanti e imprescindibili per un’ottimale riuscita dello stesso.
Saremo lieti di accompagnarvi lungo tutto il percorso che porta all’utilizzo dell’occhiale progressivo, consigliandovi le migliori soluzioni e spiegandovi passo per passo come sfruttare al meglio il piccolo capolavoro tecnologico che avrete a vostra disposizione. Non solo, saremo sempre presenti anche dopo la consegna dell’occhiale con un servizio di post-vendita a 360°, ma anche per eventuali regolazioni della montatura e per colmare qualsiasi dubbio possa insorgere.
Per qualsiasi altra informazione siamo sempre a vostra disposizione, non esitate a contattarci.
Dott. Luca Pretato per Ottica Moderna
Un particolare ringraziamento a Carl Zeiss Vision per le informazioni tecniche
Vietata ogni riproduzione non autorizzata
La lente è così composta:
Nella parte alta (A) troviamo la zona utile per la visione da lontano, scendendo, geometricamente parlando, si forma un grosso “imbuto” chiamato zona di progressione (B) dove la lente ha una costante variazione di potere e permette la visione alle distanze intermedie (da 2m a 50cm). Nella zona inferiore (C) troviamo invece il potere correttivo da vicino che permette di focalizzare oggetti posti ad una distanza di 35-40cm. Le aree laterali (D) rappresentano le “aree di aberrazione” ossia punti in cui la visione non è nitida come centralmente; sono presenti in tutte le lenti progressive a causa di limiti costruttivi dati dalla fisica-ottica di cui riparleremo successivamente.
Il funzionamento nella vita quotidiana viene da se: guardando con il proprio occhiale in posizione naturale riusciremo a vedere nitidamente tutti gli oggetti in lontananza, abbassando lo sguardo e “scorrendo” con l’occhio nelle porzioni inferiori della lente andranno a fuoco prima le distanze intermedie e poi quelle più prossimali. Il movimento che si va ad effettuare è del tutto naturale in quanto abitualmente quando dobbiamo leggere o guardare da vicino non teniamo mai l’oggetto di fronte agli occhi bensì più in basso, tra le mani.
I vantaggi
Sicuramente, per ogni persona che diventa presbite, togliere e mettere diversi occhiali per vedere da vicino può rappresentare un disagio. La lente progressiva permette di vedere agevolmente a tutte le distanze con un solo occhiale. Inoltre, anche tutti i lavori compiuti a distanza intermedia possono essere eseguiti senza difficoltà mentre con i due occhiali distinti non si avrebbe mai la giusta messa a fuoco.
Tutti possono beneficiare delle lenti progressive?
Ne può beneficiare la maggior parte delle persone con difetti visivi che inizi a diventare presbite. Ci sono alcune condizioni che potrebbero farne sconsigliare l’utilizzo, quali: disturbi dell’equilibrio e della visione binoculare, problemi posturali o cervicali, differenza molto elevata nella gradazione tra i due occhi. Le nuove tecnologie di costruzione stanno sempre più ampliando la possibilità di utilizzo e in ogni caso questi non sono fattori che ne invalidano la prescrizione a prescindere, solo dopo un’accurata visita optometrica si potrà decidere per la soluzione più appropriata.
Cosa influenza un’ottimale riuscita dell’occhiale progressivo?
Spesso, parlando e scambiando opinioni, si sentono pareri discordanti sulle lenti progressive: da una parte c’è chi si trova bene fin da subito e, capito il funzionamento della lente, non ha mai avuto alcuna difficoltà. Purtroppo c’è anche chi lamenta dei disturbi, quali: “non mi sono riuscito ad adattare”, “non ci vedo bene”, “non riesco a portarle”.
Queste differenze nella valutazione delle lenti progressive dipendono fondamentalmente da 3 fattori che sono correlati e imprescindibili perché l’occhiale vada a buon fine:
1. Prescrizione corretta: è molto importante che le lenti prescritte forniscano una visione chiara e bilanciata a tutte le distanze ma sopratutto che con esse il sistema visivo sia in condizioni di comfort.
2. Adeguata centratura: le lenti devono essere perfettamente centrate sull’occhiale in corrispondenza dei fori pupillari, sia orizzontalmente che verticalmente. Errori anche di pochi millimetri andrebbero a pregiudicare il risalutato finale causando difficoltà di messa a fuoco a tutte le distanze e posture del capo scorrette.
3. Lenti progressive di qualità: questo fattore influenza sensibilmente l’adattamento iniziale e la qualità della visione. Una lente di scarsa qualità fornirà campi visivi più ristretti in tutte le zone della lente in quanto le zone di aberrazione laterali saranno più ampie. Questo comporta un aumentato senso di “galleggiamento” nella visione da lontano: spostando la testa nelle zone laterali ci sarà una visione degli oggetti innaturale con un effetto “ad onda”. Nelle zone intermedie e vicine invece la riduzione del campo visivo comporterà una necessità di spostare il capo più frequentemente, ad esempio nella visione del pc e durante lettura non saranno a fuoco tutto lo schermo o il libro ma soltanto una porzione centrale di essi, costringendo l’utilizzatore a spostare la testa a destra e sinistra per mettere a fuoco le aree mancanti.
La risposta dell’Ottica Moderna a questi fattori
Lavorando da più di 30 anni nel campo dell’ottica, siamo sicuri di possedere le conoscenze necessarie per potervi fornire i consigli più adeguati a migliorare il vostro benessere visivo.
Innanzitutto andremo a verificare l’entità dell’ametropia e, con un’accurata visita optometrica, stabiliremo la migliore correzione che permetta una visione agevole a tutte le distanze nel rispetto del comfort del sistema visivo.
Vi accompagneremo nella scelta della montatura che soddisferà i vostri gusti e contemporaneamente sarà adatta al tipo di lente che andremo ad utilizzare.
Successivamente prenderemo la centratura, come detto in precedenza un fattore molto importante, in modo ancora più significativo nelle lenti progressive. Per questo ci siamo dotati dell’i.Terminal (in foto a desta): un video-centratore computerizzato a colonna che permette di acquisire una rapida successione di foto e calcolare con precisione assoluta e personalizzata i parametri di calibrazione e centratura dell’occhiale in base alla postura e all’anatomia del viso.
Non tutti sanno che la lente progressiva è uno dei prodotti oftalmici più complessi e la sua progettazione, studio e successiva produzione richiede diverse centinaia di ore prima di divenire prodotto finito. In questi anni di esperienza sul campo abbiamo sempre ricercato i prodotti che possano fornire ai nostri clienti la massima soddisfazione; nelle lenti progressive in particolar modo, dopo attente valutazioni, ci siamo avvicinati ad un’azienda che investe anno dopo anno sulla ricerca e sul miglioramento costante dei suo prodotti: Carl Zeiss.
Per soddisfare le esigenze di ogni cliente Zeiss ha un listino che comprende 4 tipologie di lenti progressive con design diversi. Come detto in precedenza, tanto minori sono le aberrazioni laterali, tanto maggiore è la qualità della lente: i parametri di design utilizzati rendono le lenti progressive Zeiss uniche e capaci di minimizzare queste distorsioni, consentendo una visione confortevole in qualunque direzione di sguardo. L’azienda è così sicura dei suoi prodotti che offre su ogni tipologia di lente progressiva una garanzia di adattamento di 1 mese.
Tanto più una lente è costruita in base ai parametri individuali, migliori saranno le performance visive. In fase di costruzione della lente, Carl Zeiss Vision tiene in considerazione i valori individuali del portatore sin dall’inizio del processo di produzione, tra i quali: distanza tra i centri pupillari, angolo di inclinazione della montatura rispetto al viso, distanza di lettura, distanza tra lente e occhio e altezza tra il bordo della montatura e il centro della pupilla. La tecnica con cui vengono costruite si chiama “Free Form”: la lente gira ad altissima velocità su un tornio, mentre un utensile diamantato si muove su due assi sia nella superficie interna che su quella esterna asportando il materiale in eccesso. Gli spostamenti sono gestiti da un software che garantisce la realizzazione delle geometrie desiderate con un livello di precisione altissimo: per ogni lente vengono elaborati e prodotti oltre 40000 punti distinti. Questa tecnologia permette la realizzazione di lenti oftalmiche ottimizzate in tempo reale e la gestione della personalizzazione delle aree di visione.
Le differenze tra una lente individuale ed una progressiva tradizionale sono notevoli: l’adattamento è sicuramente più veloce, non sarà necessario muovere la testa in ogni direzione per trovare il giusto equilibrio, avremo una visione naturale ad ogni distanza e una percezione 3D dello spazio attorno a noi sensibilmente aumentata.
Come avrete potuto notare, un occhiale progressivo richiede un insieme di competenze e elementi determinanti e imprescindibili per un’ottimale riuscita dello stesso.
Saremo lieti di accompagnarvi lungo tutto il percorso che porta all’utilizzo dell’occhiale progressivo, consigliandovi le migliori soluzioni e spiegandovi passo per passo come sfruttare al meglio il piccolo capolavoro tecnologico che avrete a vostra disposizione. Non solo, saremo sempre presenti anche dopo la consegna dell’occhiale con un servizio di post-vendita a 360°, ma anche per eventuali regolazioni della montatura e per colmare qualsiasi dubbio possa insorgere.
Per qualsiasi altra informazione siamo sempre a vostra disposizione, non esitate a contattarci.
Dott. Luca Pretato per Ottica Moderna
Un particolare ringraziamento a Carl Zeiss Vision per le informazioni tecniche
Vietata ogni riproduzione non autorizzata